Durante il secondo appuntamento streaming della Digital Fashion Night, abbiamo incontrato Andrea Lambiase, designer di moda digitale che ha fatto delle sue ambizioni un lavoro destinato a risplendere di luce propria.
Classe 1992, dopo aver terminato gli studi superiori si iscrive all’Accademia Italiana di Roma dove, affascinato dalle forme fluide e appassionato dagli studi geometrici, comincia a plasmare le proprie idee partendo da alcuni disegni a mano libera che danno vita a delle entità meramente prospettiche delle sue idee; l’incipit, per ogni creativo, dello stato dell’arte nella sua fase più embrionale.
Si appassiona successivamente alla tecnologia e alla progettazione digitale cominciando a vedere i suoi abiti come strutture sul corpo create con materiali innovativi tra cui la seta fluida; le sue creazioni sono illusioni ottiche che ingannano lo sguardo, quelle che apparentemente sembrano ombre sono in realtà l’unione e la contrapposizione di materiali dai colori freddi da lui prediletti, assemblati in ore e ore di certosino lavoro.
Il suo obiettivo è quello di creare abiti, quasi tutti pezzi unici e realizzati a mano, che siano considerati delle opere d’arte da osservare ponendo particolare attenzione alla fattura e al lungo studio di confezione.
Andrea Lambiase vuole urlare a gran voce la necessità di arrivare ad una perfezione visiva e sensazionalistica della creazione differenziandosi da quel mercato globale che si proietta ancora sull’uniformità dei bisogni; con questa idea, nel 2018, crea ed espone la sua prima collezione all’interno dell’ambasciata di Tokyo, accolta con interesse dagli estimatori d’oltreoceano.
Lo scopo del suo lavoro è quello di destrutturare il modo di percepire la moda; un abito per lui è un modo di pensare, un modo di vedere le cose, un modo di indossare emozioni inespresse.
Andrea Lambiase non si focalizza sulle stagioni, chi indossa le sue creazioni deve farle proprie e in qualunque momento; scardina, scompone, ricompone i diversi materiali e utilizza software diversi come Illustrator o Grasshopper con lo scopo di raggiungere quello che mi piace definire un risultato Ibrido e sregolato.
Gli abiti da lui realizzati non sono commerciali ma destinati a tutti coloro che vogliano capire il suo punto di vista e che vogliano indossare un’esperienza destinata a cambiare camaleonticamente ogni singolo giorno.
Andrea Lambiase è un fashion designer che ha creato un nuovo modo di percepire la moda secondo diversi punti di vista: sensoriali, architettonici, ingegneristici. Umani. Attendiamo con ansia che il suo talento e la sua intraprendenza dissetino il nostro bisogno di innovazioni sostenibili e di ricerca del bello.
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credits : f.c.